La stella di Ninho è sempre più luminosa
Un percorso di crescita esponenziale, che sembra non volersi fermare.
In Francia, lo definiscono il ‘Kylian Mbappè’ del rap. Che, ad appena 27 anni, è già nella top 3 di sempre degli artisti rap francese ad aver venduto più dischi, spodestando una leggenda del calibro di Booba.
Il più alto numero di certificazioni (157 singoli d’oro, 84 di platino, 50 di diamante), il primo rapper ad avere il 100% dei suoi brani certificati in almeno 4 progetti diversi, composti in totale da 350 tracce. Insomma, è vero che i grandi numeri non certificano in maniera assoluta la qualità di un’artista, ma in questo caso è doveroso partire da questi record per raccontare l’ascesa di Ninho.
La storia di un ragazzo che, nato e cresciuto nella periferia parigina di Longjumeau, si è affermato come una star dallo stile innovativo, versatile e una produzione costante di qualità.
Capitolo 1: Passione
"Non conosciamo la vita di un ragazzo che arriva in cima, che riesce a mettere in atto il suo piano. Non conosciamo l'inizio, la base, le fondamenta. Spesso guardiamo la casa, ma mai le fondamenta".
Ninho, in un’intervista all’Agence France-Presse.
L’apice di una carriera unisce tutti i puntini per chi vive la propria passione come l’unico piano disponibile nella propria vita. La si vive in maniera ossessionata, imparando la tecnica e l’attitudine, e poi aggiungendo il proprio tocco personale. E c’è chi poi, come Ninho, già dall’età di 12 anni è cosciente che è il rap il mezzo perfetto per sviluppare capacità tecnica e di storytelling.
Poco a poco, William Nzobazola ha lasciato il posto a Ninho, il soprannome che "i ragazzi grandi del quartiere davano ai ragazzi piccoli, i 'niños' (bambini)".
Le origini congolesi di Ninho, paese dove torna ogni due anni per riconnettersi con le sue radici, lo hanno forgiato a pieno. Koffi, Fally e Papa Wemba sono alcuni dei nomi con cui il rapper è cresciuto, influenzato dal padre Serge Kiambukuta, cantante di rumba congolese.
Ma la questione del rap in casa di Ninho non era contemplata. Troppa ostentazione, stile aggressivo, violenza. Difatti, Ninho parlerà ai suoi genitori della sua carriera da rapper dopo anni.
Mostravo i miei testi alla crew... Facevo freestyle, registravamo e facevamo ascoltare i testi alla gente. Non vedevo l'ora di mostrarli... e li sto ancora mostrando... Questo era l'obiettivo e non è cambiato.
- Intervista di Ninho per Mouv’, nel 2018.
Cosa fondamentale per il suo successo è stato il mostrarsi continuamente, e far parlare di sè, solo attraverso la musica, mantenendo un profilo discreto e misterioso. Le idee chiare non mancavano, come la voglia di ritagliarsi un ruolo da protagonista nella scena rap francese.
Capitolo 2: Ascesa
Con il freestyle Ninho pone le fondamenta per la sua carriera, con cui affina la sua ritmica catalizzante e versatile. In questa fase, siamo nel 2013-2016 circa, l’esordio con i mixtape ‘Ils sont pas au courant, vol. 1 (Dj Quick présente Ninho)’, ‘En attendant I.P.S.A.C. 2’, ‘I.P.S.A.C. 2’ e Maintenant ils le savent, è dove il rapper, appena maggiorenne, si mostra al pubblico del rap francese. Non ci sono ancora ritornelli melodici e influenze pop che, oggi, fanno parte pienamente del suo stile globale, ma solo esercizi di stile e tecnica di alto livello.
Per Ninho, i dettagli hanno sempre fatto la differenza. L’attenzione al sound, al flow che arriva e coinvolge l’ascoltatore, creando delle immagini in cui chiunque può rispecchiarsi e dire ‘Sì, questa è la mia stessa esperienza’.
Ninho si è mosso fin da subito per cambiare le regole del gioco del rap francese e, con i primi mixtape, si è concesso ogni libertà per mostrarsi nella sua tecnicità e mescolanza di stili.
Uno dei momenti che ha contribuito a definire l’estetica e l’ascesa di Ninho è stato sicuramente la serie freestyle ‘Binks to Binks’, con il primo pubblicato nel 2016 e arrivato fino al numero 8, nel 2023. Un tratto old-school, grezzo che ti arriva in faccia senza mezzi termini e filtri. E’ Ninho al centro della scena, che se la prende senza troppi ringraziamenti, e diventa un esecutore magistrale del racconto di strada.
Ascoltando tutti i freestyle BTB usciti, ci si accorge della polivalenza di Ninho che mantiene il suo timbro distintivo, passando da strumentali e melodie di rap puro fino a quelle più trap o drill.
Un articolo di Canal+ descrive perfettamente perchè Ninho è tra i più importanti rapper francesi moderni:
Il suo rap non è quello di un nouveau riche, come potrebbe far pensare il suo status: è quello di un "giovane lossa" che ha fatto incetta di classici del rap francese (Rohff, Salif, Nessbeal), che vede i suoi brani come un'eco dello zeitgeist, con un senso preciso di trovate orecchiabili e atmosfere ariose.
Ninho ha sfruttato il periodo storico di cambiamento per il rap francese, che stava ampliando il suo pubblico con generazioni sempre più giovani e desiderose di scontrarsi con artisti versatili, dalle rime che raccontassero la strada in maniera cruda e che potessero affermarsi come delle superstar.
Dopo il successo dei suoi tre mixtape I.S.P.A.C, saldamente radicati nello street rap e nella trap, Ninho intuiì questo cambiamento di target della scena musicale e decise di ampliare il suo portfolio stilistico, coinviolgendo anche una grande fetta di pubblico femminile.
Nel 2016, il rapper si è discostato per la prima volta dalla sua solita ricetta di "rap denso al miglio", come lo descrive Sandra Gomes, e si è cimentato in canzoni d'amore, testi malinconici e sonorità afro - R&B in M.I.L.S.
Ora, al rapper franco-congolese non mancava nulla. La strada verso il trono era lì ad aspettarlo a braccia aperte.
Capitolo 3: Scettro
Non lo sapevano, lo hanno scoperto, tutto sta andando secondo i piani
Prima strofa del brano ‘Comme prévu’, dall’album d’esordio omonimo
La ‘formula Ninho’, certificato da un successo dietro l’altro, rende tangibile il segno lasciato dal rapper franco-congolese, che ha dimostrato evoluzione ed innovazione del suo repertorio in ogni progetto rilasciato. C’è il rap, c’è il ritornello melodico, c’è la canzone per sciogliere i cuori e una dose di intuizione nel rendere hit qualcosa che nessuno si aspetterebbe.
Al giovanissimo Re Mida del rap francese, la consacrazione definitiva arriva nel 2017 con l’uscita del suo album d’esordio ‘Comme prévu’, dove è il singolo ‘Mamacita’, prodotto dal team leggendario della Katrina Squad, ad amplificare il percorso straordinario di N.I.
Il concept della canzone ruota attorno al racconto di uno spacciatore, o comunque qualcuno sempre nei guai, che fa la spola tra la prigione e la strada in maniera costante, rischiando di perdere l’amore della sua fidanzata. Scrivere la storia per Ninho non è stato un problema, tutto era già chiaro nella sua testa.
“Non l'ho concepita come una hit, ma come un bel suono, mi piaceva. Era quasi estate e non avevo ancora proposto un brano estivo, ballabile, un suono caliente. Mamacita mi ha dato l'opportunità di fare un brano dance estivo”, ha dichiarato lo stesso Ninho in un’intervista.
Di maggior impatto è stata la realizzazione del video, girato sull'isola di Elafonisi, a sud-ovest di Creta, su consiglio di Chris Macari, il noto regista per molti dei rapper francesi, ad oggi con più di 120 milioni di views. L’immaginario visuale d’impatto, il racconto che mixa un tema molto comune con melodie più morbide e pop, a cui si aggiunge la figura pulita del suo interprete, ha acceso i riflettori definitivamente sul rapper cresciuto tra Nemours, nella regione della Seine-et-Marne e Yerres, nell’Essonne (qui, sono esplosi anche i PNL e Niska).
Ninho l'ha capito perfettamente, e l'ha saputo fare nel suo album di debutto ‘Comme prévu’, anche con brani come ‘Rose’, ‘Elle m'a eu’ e ‘De l'autre côté’.
Penso che un buon rapper debba essere tutto per tutti. Non ho intenzione di aggrapparmi a uno stile. Cerco di essere versatile e di proporre qualcosa di nuovo. È aprendomi ad altri stili che il mio pubblico si espande.
Ed esattamente l’anno dopo, nel 2018, è l’anno in cui Ninho mette in luce un altro dei suoi talenti: i featuring di successo. Il suo talento è sotto gli occhi di tutti, come la sua estrema versatilità e adattabilità di stili, che si adatta perfettamente nel mettere insieme più generazioni. ‘Air Max’ con Rim’K e ‘Prêt à partir’ con SCH sono la conferma per eccellenza, che uniscono ritornelli orecchiabili con le punchline dei vari rapper nei rispettivi stili, preambolo del secondo volume di ‘M.I.L.S.’, uscito lo stesso anno, e ‘Destin’, il secondo album ufficiale di Ninho, uscito nel 2019.
Dal 2020, si sono susseguiti altri tre progetti, ognuno con un successo folgorante di ascolti e utili a confermare che Ninho può spingersi oltre alla sua zona di comfort, fino a ‘NI’, rilasciato lo scorso 30 giugno e certificato oro con 37.000 vendite nella prima settimana, rispetto alle 66.000 di ‘Jefe’ (2021), alle 50.000 di ‘Destin’ (2019) e alle poco più di 45.000 di ‘Comme prévu’ (2017).
Tutto il disco ripercorre la sua carriera, partendo con l’intro ‘La Vie de Johnny’ che offre una retrospettiva sul Ninho diventato uomo, comparandosi alla leggenda francese Johnny Hallyday. Dalla strada, ora è al vertice di ogni possibile ambizione musicale nel panorama rap europeo.
Ma lo stesso Ninho è vicino alle cause sociali che interessano le periferie, come la recente morte di Nahel a Nanterre. Il video di ‘25 G’, quasi in maniera involontaria, rimanda messaggi subliminali all’evento dello scorso giugno: la macchina gialla fermata dai poliziotti, i disordini tra gli stessi e i giovani che si ribellano per la morte dei loro coetanei. Immagini che sembravano annunciare quello che sarebbe successo nei giorni a venire, senza dimenticare il passato.
La seconda strofa della canzone di Ninho fa riferimento ai disordini del 2005 in seguito alla morte di Zyed e Bouna mentre cercavano di sfuggire a un posto di blocco della polizia a Clichy-sous-Bois. "Non vogliono che bruci come nel 2005, eppure commettono gli stessi errori", dice, riferendosi ai due adolescenti diventati anch'essi simbolo della violenza della polizia in Francia.
“Quello che vediamo in queste somiglianze è semplicemente un artista che comprende appieno le preoccupazioni della sua generazione e che rappa sulla rivolta dei giovani che stanno crollando sotto il peso di troppe ingiustizie”, scrive Queeny Arickx su RAPOL’OG.
Un successo dopo l’altro, in cui Ninho si conquista lo scettro di Re del rap francese, accumulando certificazioni, featuring di respiro internazionale (nell’ultimo disco, ha collaborato con Central Cee, Lil Baby, Omah Lay e Ayra Starr) e progetti in grado di raccogliere un pubblico molto ampio con tematiche variegate.
Inoltre, come si nota dalla foto sopra, Ninho ha appena firmato un contratto di sponsorizzazione con il colosso adidas che lo ha celebrato adornando la Tour Eiffel. Il trono del rap francese sembra essere saldamente nelle sue mani, a lungo probabilmente.